Domeniche del Cuore:
il 2025 parte da Tor Bella Monaca
La prima tappa di un 2025 che si annuncia denso di iniziative e di attenzione nei confronti di chi soffre si è svolta a Tor Bella Monaca il 23 febbraio. Nella periferia est della Capitale dove vivono oltre 30 mila persone e dove il 41 per cento delle famiglie vive in povertà assoluta con il 22 per cento che ha un reddito pari a zero, case popolari – quasi esclusivamente popolari visto che siamo all’82 per cento dell’intera edilizia della borgata – intorno a via dell’Archeologia ha preso il via il viaggio delle Domeniche del Cuore.
Trenta le persone visitate dai cardiologi coordinati dal dottor Angelo Villano, diverse di loro in stato assai precario e per qualcuna è stata anche la prima visita avuta nella vita. Un segnale che la dice lunga sullo stato di abbandono di molte persone costrette a fare i conti con una realtà spesso dolorosa, al limite dalla normalità.
Sede di questa Domenica del Cuore è stato l’istituto comprensivo Melissa Bassi, una bella scuola definita scuola di frontiera che ha messo a disposizione, in attesa della ristrutturazione dei locali della vicina parrocchia, le aule e la biblioteca per accogliere l’organizzazione dell’evento.
Il quartiere sorto oltre il raccordo anulare, dove lo sviluppo non esiste, avrebbe la necessità di ricevere maggiori attenzioni. Anche nel breve tempo passato una domenica mattina per visitare i pazienti selezionati dalla Comunità di Sant’Egidio, diversi dei quali stranieri, stando a contatto con loro, ci si accorge non solo del degrado ma anche della difficoltà di viverci.
La Domenica del Cuore ha solo portato un poco di sollievo a le persone che hanno avuto la possibilità di ricevere un’attenzione, ma iniziative come la nostra dovrebbero essere numerose: potrebbero contribuire non solo a dare un valido sostegno alla salute delle persone ma anche a regalare momenti di una vita il più possibile normale, più lontana dal disagio sociale che c’è a Tor Bella Monaca e che si percepisce ad ogni respiro.